I saw Paradise
I have been to Paradise tonight.
I have rejoiced like a Walhalla generating Gods. Really. I have listened to Aldo Ciccolini at the Salle Pleyel, Saint-Saens Concerto number Four for Piano and Orchestra.
Listening to that has been like flying - like a dream of a deep deep sllep, bur colored, peaceful and clear.
This man has conceived and performed with such a masculine attitude and a formidable control . everything was clearest and sliding like oil in the mayonnaise. He was like swinging on the notes...
Ho ascoltato Aldo Ciccolini alla Salle Pleyel stasera. Non mi era mai successo di ascoltare un concerto così, tanto più che io conosco bene Aldo, il suo modo di prendere la musica, come pensa le cose prima e mentre le suona, e quindi potevo solo intuire, dal muto prodotto finito, il pensiero e la vita che vi era maturata dietro.
Il Quarto Concerto di Saint Saens è di una difficoltà tecnica spaventosa, ma nulla era rimasto dello sforzo tecnico. Lo sforzo tecnico era stato sciacquato via, ed è rimasto solamente la chiarità e il controllo. Ha suonato in modo molto maschio, virile, su uno Stainway che aveva un suono dolcissimo, e i due insieme cantavano. Non ha paura di appoggiare le note dove bisogna, di marcare con fermezza il tema, di cantare lui setsso come un'orchestra intera, di avere voci ben superiori e voci subordinate allo stesso tempo.
La cosa più notevole di tutto il concerto è stata questa assenza di paura, questa calma profonda, questa compiutezza, ma vivente in sommo grado. Tutto era di colore caldo, dal bianco al beige al nocciola. è stato tuto un succedersi di contenuti di significato (senso Sinn), di Ragione, di chiarezza universale espletata, al ritmo del calmo respiro interiore dell'universo. è questo il motivo per cui ascoltando questa sera Aldo si aveva l'impressione di volare.
Da notare che glissava sulle scale e sugli arpeggi come se pattinasse sul ghiaccio, e quasi senza che si sentisse l'uso del pedale sotto, lo Steinway cantava come un cigno, più che pulito, come un cristallo colorato. Quando interveniva con l'orchestra, faceva come una spuma di note, come la spuma del mare, come il bianco montato a neve delle uova - tutto è perfetto, lo sforzo non è più sforzo, è quello che è rimasto dopo decenni di meditazione, di abitudine, di lavoro, quando ormai non ci si pensa più. è la sublimazione di tutto. non resta che la schiuma del cappuccino, di tutto il dolore delle piantagioni di caffè, ed è tutto chiaro, limpido, significativo, ordinato, colorato e bello nella forma.
Quel concerto di Saent-Saens ha una forma atipica, aperta, malleabile, è un'apertura polmonare, è una sera fresca d'estate con l'aria che circola - e questo suo effetto naturale dovuto alla costruzione architettonica, insieme a questo suonare spumeggiante - ma docilissimo! - del pianoforte dell'esecuzione, lo rende una manifestazione della Ragione particolarmente attraente. è di gradevolissimo ascolto.
Aldo dopo 15 minuti dalla fine era ancora paonazzo, esausto, ricaduto nell'umanità, semincosciente dalla fatica. Io stessa me ne sono sorpresa, io che pure so quanto sia faticoso suonare, con la luce calda del palco, e in più l'orchestra, e la fatica fisica, e la concentrazione, e il vestito - eppure mi sono sorpresa tanto era ordinato e controllato il tutto.
Ho avuto dei sobbalzi, mentre sentivo, e degli effetti fisici e mentali strani, pelle d'oca, tic incontrollati, come quando si è immersi in un sonno profondissimo. è stato come sognare, durante quei sonni profondi che si hanno in montagna o dopo l'amore fisico, ma con la differenza che qui ogni filo di nebbia era dissipato e tutto si stagliava chiaro.
Questo genere di cose, questa cosa, questo concerto, ci mostra che la vita umana sulla Terra, e l'azione propriamente umana sulla Terra, ha un senso suo proprio e una verità sua propria. Ci mostra atresì la portata ela verità di ciò che non è scientifico e di ciò che non è "logica naturale" o suo derivato.
Ci eleva e ci richiama al nostro sgnificato di uomini, così come lo fanno i santi, i grandissimi generali, i veri amanti, Dante Alighieri.
Parigi, 25 Novembre 2009
You can hear the concert here,
1. Allegro moderato - Andante
2. Allegro vivace - Andante - Allegro
Incipit and first movement
I have rejoiced like a Walhalla generating Gods. Really. I have listened to Aldo Ciccolini at the Salle Pleyel, Saint-Saens Concerto number Four for Piano and Orchestra.
Listening to that has been like flying - like a dream of a deep deep sllep, bur colored, peaceful and clear.
This man has conceived and performed with such a masculine attitude and a formidable control . everything was clearest and sliding like oil in the mayonnaise. He was like swinging on the notes...
Ho ascoltato Aldo Ciccolini alla Salle Pleyel stasera. Non mi era mai successo di ascoltare un concerto così, tanto più che io conosco bene Aldo, il suo modo di prendere la musica, come pensa le cose prima e mentre le suona, e quindi potevo solo intuire, dal muto prodotto finito, il pensiero e la vita che vi era maturata dietro.
Il Quarto Concerto di Saint Saens è di una difficoltà tecnica spaventosa, ma nulla era rimasto dello sforzo tecnico. Lo sforzo tecnico era stato sciacquato via, ed è rimasto solamente la chiarità e il controllo. Ha suonato in modo molto maschio, virile, su uno Stainway che aveva un suono dolcissimo, e i due insieme cantavano. Non ha paura di appoggiare le note dove bisogna, di marcare con fermezza il tema, di cantare lui setsso come un'orchestra intera, di avere voci ben superiori e voci subordinate allo stesso tempo.
La cosa più notevole di tutto il concerto è stata questa assenza di paura, questa calma profonda, questa compiutezza, ma vivente in sommo grado. Tutto era di colore caldo, dal bianco al beige al nocciola. è stato tuto un succedersi di contenuti di significato (senso Sinn), di Ragione, di chiarezza universale espletata, al ritmo del calmo respiro interiore dell'universo. è questo il motivo per cui ascoltando questa sera Aldo si aveva l'impressione di volare.
Da notare che glissava sulle scale e sugli arpeggi come se pattinasse sul ghiaccio, e quasi senza che si sentisse l'uso del pedale sotto, lo Steinway cantava come un cigno, più che pulito, come un cristallo colorato. Quando interveniva con l'orchestra, faceva come una spuma di note, come la spuma del mare, come il bianco montato a neve delle uova - tutto è perfetto, lo sforzo non è più sforzo, è quello che è rimasto dopo decenni di meditazione, di abitudine, di lavoro, quando ormai non ci si pensa più. è la sublimazione di tutto. non resta che la schiuma del cappuccino, di tutto il dolore delle piantagioni di caffè, ed è tutto chiaro, limpido, significativo, ordinato, colorato e bello nella forma.
Quel concerto di Saent-Saens ha una forma atipica, aperta, malleabile, è un'apertura polmonare, è una sera fresca d'estate con l'aria che circola - e questo suo effetto naturale dovuto alla costruzione architettonica, insieme a questo suonare spumeggiante - ma docilissimo! - del pianoforte dell'esecuzione, lo rende una manifestazione della Ragione particolarmente attraente. è di gradevolissimo ascolto.
Aldo dopo 15 minuti dalla fine era ancora paonazzo, esausto, ricaduto nell'umanità, semincosciente dalla fatica. Io stessa me ne sono sorpresa, io che pure so quanto sia faticoso suonare, con la luce calda del palco, e in più l'orchestra, e la fatica fisica, e la concentrazione, e il vestito - eppure mi sono sorpresa tanto era ordinato e controllato il tutto.
Ho avuto dei sobbalzi, mentre sentivo, e degli effetti fisici e mentali strani, pelle d'oca, tic incontrollati, come quando si è immersi in un sonno profondissimo. è stato come sognare, durante quei sonni profondi che si hanno in montagna o dopo l'amore fisico, ma con la differenza che qui ogni filo di nebbia era dissipato e tutto si stagliava chiaro.
Questo genere di cose, questa cosa, questo concerto, ci mostra che la vita umana sulla Terra, e l'azione propriamente umana sulla Terra, ha un senso suo proprio e una verità sua propria. Ci mostra atresì la portata ela verità di ciò che non è scientifico e di ciò che non è "logica naturale" o suo derivato.
Ci eleva e ci richiama al nostro sgnificato di uomini, così come lo fanno i santi, i grandissimi generali, i veri amanti, Dante Alighieri.
Parigi, 25 Novembre 2009
You can hear the concert here,
1. Allegro moderato - Andante
2. Allegro vivace - Andante - Allegro
Incipit and first movement
Second part of first movement (too slow)
First part of second movement - Cortot 1935
http://www.youtube.com/watch?v=RjP52u4Y218&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=RjP52u4Y218&feature=related
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